Giovanni Guaccero & Choro de Rua
music by G. Guaccero
(CD, AlfaMusic, 2016) - Egea
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Premmessa alla partitura
"In altre parole la nostra colpa di padri consisterebbe in questo: nel credere che la storia non sia e non possa essere che la storia borghese". Così nel 1975 Pasolini concludeva un suo breve scritto che intitolava "I giovani infelici". E pochi giorni prima di essere ucciso, denunciando il "genocidio della cultura popolare italiana" compiuto tra il 1960 e il 1975, specificava meglio i contenuti di quella colpa: la convinzione che "la povertà sia il male peggiore del mondo, e quindi la cultura delle classi subalterne
Il suonatore di organetto:
Da "I giovani infelici" di Pier Paolo Pasolini, 1975.
"Uno dei temi più misteriosi del teatro tragico greco è la predestinazione dei figli a pagare le colpe dei padri.
Non importa se i figli sono buoni, innocenti, pii: se i loro padri hanno peccato, essi devono essere puniti.
E' il coro - un coro democratico- che si dichiara depositario di tale verità e l'annuncia senza introdurla e senza illustrarla, tanto gli pare naturale
(...).
Solo che il coro, dotato di tanta immemore e profonda saggezza, aggiungeva che ciò di cui i figli erano puniti era la «colpa dei padri».
Ebbene, non esito neanche un momento ad ammetterlo: ad accettare cioè personalmente tale colpa. Se io condanno i figli (a causa di una cessazione di amore
verso di essi) e quindi presuppongo una loro punizione, non ho il minimo dubbio che ciò accada per colpa mia. In quanto padre. In quanto uno dei padri."
PRIMA PARTE (I1 Padre, il Figlio, lo Spirito del Tempo)
Coro:
Domine clamavi ad te, exaudi me: intende voci meae, cum clamavero ad te. Pone Domine custodiam ori meo: et ostium circustantiae labiis meis.
Non declines cor meum in verba malitiae, ad excusandas excusationes in peccatis.
Attrice:
Millenovecentosettantacinque.
Solisti:
Egli accetta personalmente tale colpa. In quanto padre, in quanto uno dei padri che si sono resi responsabili prima del fascismo, poi di un regime clerico-fascista fintamente democratico e infine hanno accettato la nuova forma del potere, il potere dei consumi, ultima delle rovine.
Coro:
Dissipata sunt ossa nostra secus infernum: quia ad te Domine ,Domine, oculi mei:
in te speravi, non auferas animam meam.
Solisti:
Millenovecentonovantacinque.
Tenore:
Io, giovane, coltoscarica il libretto
politicamente progressista artisticamente ben svezzato
cerco un posto
per replicare, farmi notare ....
Leggi l'articolo di Claudio Vedovati
Articolo:Leggi l'articolo al CD di Enzo Siciliano
Foto:
« (…) Grandioso affresco musicale e linguistico è da ultimo Salmo metropolitano, un lavoro nel quale le illuminanti parole di Pier Paolo Pasolini sul rapporto tra la "generazione dei padri" e quella dei figli offrono a Guaccero la cornice di riferimento per affrontare il tema della "fuoriuscita dal novecentismo", inteso come approdo a un nuovo linguaggio musicale svincolato da qualsiasi ansia di classificazione. »
VALENTINO SANI
(Booklet CD “Salmo metropolitano ed altre composizioni”, 1998)