GIOVANNI
GUACCERO

composer

A roda dos planetas errantes

Giovanni Guaccero & Choro de Rua

music by G. Guaccero

(CD, AlfaMusic, 2016) - Egea

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Stage Production and Events

1999-2004
VINICIUS DE MORAES – POESIE E CANZONI
versione del 2004

con Giovanni Guaccero, piano e Alessandra Del Maro (Sandra Del Maro), voce
Morgagni (Roma, 16/04/04)

  1. Tenerezza * / Samba da benção * (Vinicius – Baden Powell)
  2. Chega de saudade (Vinicius – Tom Jobim)
  3. Agonia (trad. Ruggero Jacobbi)
  4. Samba em preludio (Vinicius – Baden Powell)
  5. Berimbau * (Vinicius – Baden Powell)
  6. Canto de Ossanha (Vinicius – Baden Powell)
  7. La disperazione della pietà * / Eu sei que vou te amar (Vinicius – Tom Jobim)
  8. Sonetto della fedeltà* / Poteica I (trad. Giuseppe Ungaretti)
  9. Modinha (Vinicius – Tom Jobim)
  10. Anoiteceu (Vinicius – Francis Hime)
  11. Marcha da quarta feira de cinzas (Vinicius – Carlos Lyra)
  12. Assenza * / Garota de Ipanema (Vinicius – Tom Jobim)
  13. La felicità * (Vinicius – Tom Jobim)
  14. Samba de Orly (Vinicius – Toquinho – Chico Buarque)
  15. Samba da Benção (Vinicius – Baden Powell) - * Traduzioni di Sergio Bardotti

Dal programa di sala

Acclamato dalle platee internazionali come autore di “Orfeu da Conceição”, il testo che servì di base all’ “Orfeo Negro” cinematografico di Marcel Camus, poi famoso come cantautore di samba e bossa nova, Vinicius de Moraes è meno conosciuto da noi come poeta. E’ noto il suo sodalizio con Giuseppe Ungaretti, suo primo traduttore e critico, che fece conoscere alcune sue poesie già nel 1946, e parlò di Vinicius come di un “poeta dotato di quei segreti della parola che toccano l’anima fino all’ultima amarezza, fino all’ultima gioia, spoglia, l’unica vera, quella che non va pronunziata se non sottovoce...”. Ma certamente il cantante, il poeta girovago messaggero della musica e della canzone brasiliana ha avuto un’eco più vasta fra le giovani generazioni italiane ed europee. Nato nel 1913 nell’elegante quartiere della Gàeva di Rio de Janeiro, di famiglia cospicua e letterata, Marcos Vinicius Cruz de Moraes esordì con una raccolta di versi quando aveva appena vent’anni. Diplomatico nelle americhe e in Europa, poi transfuga della poesia e del canto, “il bianco più negro del Brasile”, Vinicius impersona generosamente la figura del potente che si fa giullare, incarna il drammatico e struggente contrasto, lui poeta raffinato e gentile, fra un’educazione elitaria e una vocazione lirica che lo spinge, scrive Luciana Stegagno Picchio, a “tendere le mani agli uomini, fratelli partecipi dello stesso destino di esilio”. Così, come nella sua poesia, Vinicius riesce ad immettere nei ritmi “popolari” della canzone i motivi privatissimi ed eterni di una selettiva musca particolare: la donna, l’assenza, la morte. Morto nel 1980, Vinicius de Moraes rimane una figura cardine della Musica Popolare Brasiliana, avendo collaborato con tutti i maggiori musicisti della sua epoca: Pixinguinha, Ary Barroso, Tom Jobim, Carlos Lyra, Baden Powell, Francis Hime, Edu Lobo, Chico Buarque, Toquinho e molti altri. Importante anche il rapporto di Vinicius con l’Italia, e in particolare sono da ricordare le collaborazioni con Sergio Endrigo, Ornella Vanoni e Giuseppe Ungaretti.

AUDIO

versione del 1994

Annoluce (Roma, 06/05/94)
Festa dell’Unità – Castel Sant’Angelo (Roma, 19/09/94)

con

  • Ana Chagas , voce
  • Alessandra Del Maro (Sandra Del Maro), voce
  • Giorgio Felicetti, voce recitante
  • Giovanni Guaccero, pianoforte
  • Pablo Martin Garcia (Annoluce) / Stefano Cogolo (Festa dell’Unità), flauto
  • Renato Di Gennaro, percussioni

Castel S. Angelo – Roma. Con Ana Chagas, Sandra Del Maro, Giorgio Felicetti

Annoluce – Roma. Con Ana Chagas, Sandra Del Maro, Giorgio Felicetti, Renato Di Gennaro, Pablo Martin Garcia